mercoledì 18 gennaio 2017





















Fratelli Gallucci, Padre Pio, 1970 circa, Cartapesta, 180 cm-75 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Giandomenico Basile


Vincenzo Caregnato, Altare, 1990 circa, legno, Angeli in bronzo, 264 cm-73 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Giandomenico Basile

Ferdinando Perathoner, Angeli Custodi, 1975 circa, gesso, 180 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Giandomenico Basile


Fratelli Gallucci, San Cataldo, 1975 circa, gesso, 180 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Giandomenico Basile


Ferdinando Tacca, Ss Crocifisso, 1965 circa,Gesso, 210 cm- 50 cm, Taranto ,Chiesa Santi Angeli Custodi
Fotografia realizzata da Giandomenico Basile

Fratelli Gallucci, Sant'Egidio, 1970 circa, cartapesta, 188 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Gianluca Sibilla


Sconosciuto, Padre Pio in bronzo, 1960 circa,bronzo,  207 cm, Taranto, chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Gianluca Sibilla


Pietro D'Ippolito, facciata centrale, 1950 circa, pietra locale, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia realizzata da Gianluca Sibilla


Vincenzo Caregnato, copia Ultima Cena, 1985, Olio su tela, 250 cm-100 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Foto realizzata da Gianluca Sibilla.


Vincenzo Caregnato, Luce del Signore, 1965 circa, bronzo, 73 cm-73 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custode.
Fotografia realizzata da Gianluca Sibilla
CHIESA SANTI ANGELI CUSTODI

Vincenzo Caregnato, Ambone del Cristo Risorto, 1987, legno, 132 cm-27 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Lanfranco


Adriana Fazzini, Angeli in festa,1990 circa, Olio su tela, 180 cm-75 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Lanfranco


Fabio Miccoli, Accoglienza dell'angelo, 1997, legno, 75 cm-75 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Lanfranco


Anna Amendolito, Angeli, 1987, Olio su tela, 130 cm- 60 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Lanfranco


Sconosciuto, Copia de "La Sacra Famiglia", 1970 circa, Olio su tela, 190 cm-85 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Lanfranco


Fratelli Gallucci, Sant'Egidio, 1970 circa, cartapesta, 188 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Sibilla


Sconosciuto, Padre Pio in bronzo, 1960 circa,bronzo,  207 cm, Taranto, chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Sibilla


Pietro D'Ippolito, facciata centrale, 1950 circa, pietra locale, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Sibilla


Vincenzo Caregnato, copia Ultima Cena, 1985, Olio su tela, 250 cm-100 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Sibilla.


Vincenzo Caregnato, Luce del Signore, 1965 circa, bronzo, 73 cm-73 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custode.
Fotografia e didascalia realizzate da Gianluca Sibilla


Fratelli Gallucci, Padre Pio, 1970 circa, Cartapesta, 180 cm-75 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Giandomenico Basile


Vincenzo Caregnato, Altare, 1990 circa, legno, Angeli in bronzo, 264 cm-73 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Giandomenico Basile

Ferdinando Perathoner, Angeli Custodi, 1975 circa, gesso, 183 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Giandomenico Basile


Fratelli Gallucci, San Cataldo, 1975 circa, gesso, 180 cm, Taranto, Chiesa Santi Angeli Custodi.
Fotografia e didascalia realizzate da Giandomenico Basile


Ferdinando Tacca, Ss Crocifisso, 1965 circa,Gesso, 210 cm- 50 cm, Taranto ,Chiesa Santi Angeli Custodi
Fotografia e didascalia realizzate da Giandomenico Basile

domenica 30 ottobre 2016

LA CATTEDRALE DI BITONTO
La cattedrale di Bitonto, dal 1986 propriamente concattedrale, nota anche come duomo di Bitonto, è dedicata a San Valentino.Fu innalzata nel centro della città tra l'XI e il XII secolo e presenta un  portale riccamente scolpito e un rosone con un sovrarco sormontato da una sfinge e fiancheggiato da due leoni su colonnine pensili.
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LA FACCIATA
La facciata a salienti, si presenta tripartita da lesene per tutta l'altezza della navata centrale che idealmente delimitano. Ciascuna delle tre parti è dotata di un portali. Quello centrale, riccamente scolpito, presenta un doppio archivolto, ornato con figure animali e vegetali.
Il registro superiore della facciata è incorniciato da archetti pensili ed è arricchito con quattro bifore: una nelle sezioni laterali mentre le altre due sono affiancate nella sezione centrale.
Queste due sono adornate con due colonnine che sostengono il rispettivo sovrarco. Sulle bifore si erge un rosone a sedici bracci, inquadrato da un'edicola arcuata con sovrarco sormontato da una sfinge e sorretto dalle sculture di due leoni.
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L'INTERNO
L'interno, con pianta a croce latina è diviso in tre navate ciascuna terminante con un'abside semicircolare. Come molte chiese pugliesi, anche la concattedrale di Bitonto è stata rivestita nel XVIII secolo da stucchi e decori barocchi, ma l'aspetto originario venne ripristinato nel corso dei restauri ottocenteschi.
Ai lati dell'abside centrale, più grande di quelle laterali, si notano due pilastri che avrebbero dovuto sostenere una cupola mai costruita.
La navata centrale e il transetto sono coperti da un soffitto a capriate,mentre le navate laterali  sono coperte con volte a vela.
La navata centrale è separata dalle altre con sei colonne a capitello corinzio.
Al di sotto della chiesa maggiore si estende la cripta, coperta da volte a crociera, sostenute da 36 colonne di riuso con capitelli decorati con motivi zoomorfi e fitomorfi.

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SITOGRAFIA
-https://it.wikipedia.org/wiki/Concattedrale_di_Bitonto


Sibilla Gianluca

sabato 29 ottobre 2016

     

LA CATTEDRALE DI TRANI
La cattedrale di Trani è dedicata a Santa Maria Assunta e a San Nicola Pellegrino,
fondatore della chiesa e sbarcato a Trani nel 1099 per edificare una nuova chiesa che presto sarebbe diventata uno delle più importanti basiliche in Puglia. 
La cattedrale di Trani è uno dei massimi esempi di stile romanico in Italia ed è riconosciuta in tutto il mondo per la sua particolare posizione a pochi passi dal mare ed è situata nel centro storico.
Fu costruita con la pietra di Trani, un materiale tipico del posto caratterizzato dall'avere un colore chiaro e roseo.
La posizione è molto importante dal punto di vista urbanistico visto che è un chiaro punto di riferimento sia per chi la vede dalla città, sia per chi la vede dal mare.
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LA FACCIATA CENTRALE
Nella facciata centrale è presente una doppia rampa che accede al portale; dalla facciata si può notare che la chiesa è suddivisa in tre navate.
La rampa è alta 5 metri, sia perchè la Cattedrale si trova ad una altezza maggiore rispetto al livello stradale e anche perchè sottostante alla chiesa vi è una cripta dedicata a San Nicola Pellegrino.
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IL ROSONE CENTRALE
Nella facciata sono presenti un rosone e tre finestre monofore ornate da figure zoomorfe che conferiscono una certa plasticità.
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IL PORTALE PRINCIPALE E SECONDARIO
La porta centrale di bronzo è opera di Barisano di Trani e fu realizzata nel 1175: si tratta di uno dei più importanti esempi in Italia meridionale. La porta originale è esposta all'interno dell'edificio, mentre all'esterno è stata collocata una fedele replica, inaugurata nel 2012.
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LA FACCIATA LATERALE
Nella parte posteriore, l'edificio è formato da un massiccio transetto rivolto verso il mare e dotato di tre absidi, è questo uno dei maggiori elementi di originalità della chiesa. Anche questa parte della costruzione è decorata da arcate cieche in stile romanico. Al di sopra di queste, le facciate laterali sono decorate, a sud da due bifore e da un rosone, e a nord da due bifore.

















LA TORRE CAMPANARIA
L'elegante torre campanaria accanto alla facciata fu eretta soltanto in seguito, essenzialmente tra il 1230 e il 1239, ma il completamento, con la costruzione dei piani superiori al secondo, si ebbe poco dopo la metà del Trecento.
Ottenuto con l'accorgimento architettonico delle aperture che diventano sempre più ampie salendo in alto: dalla finestra bifora si passa a quella a trifora.
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L'INTERNO
La tripartizione in navate nella parte principale dell'edificio è data da colonne binate, che sorreggono i rispettivi matronei. Le due navate laterali sono ricoperte da volte a crociera, mentre quella centrale ha delle capriate a vista.La parte posteriore della chiesa, quella del transetto, forma uno spazio unico, anche se le tre absidi riprendono la tripartizione del corpo principale. Si distingue per una vistosa copertura a capriate simile a quella della navata centrale.Nonostante i continui mutamenti intervenuti nel corso dei secoli, conserva in parte il suo carattere originale la parte inferiore della chiesa, che costituisce una parte essenziale dell'insieme.
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ORGANO A CANNE
L'organo a canne della Basilica Cattedrale è situato nel braccio destro del transetto, a ridosso della parete di fondo; è stato costruito nel 2013-2014 da Francesco Zanin riutilizzando il materiale fonico del precedente strumento, opera dei Fratelli Ruffatti. Quest'ultimo era stato costruito nel 1162 ed era a trasmissione elettrica, con 48 registri, molti dei quali ottenuti per prolungamento e derivazione. La consolle, mobile indipendente, situata presso il corpo d'organo, aveva tre tastiere di 61 note ciascuna e oedaliera concavo-radiale di 32 note; il materiale fonico era integralmente racchiuso all'interno di una cassa lignea moderna geometrica, il cui profilo seguiva l'andamento delle canne di facciata.




SITOGRAFIA
-https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Trani
-http://www.cattedraletrani.it/IT/
-http://www.trani.biz/cattedrale.html



Lanfranco Gianluca
LA CONCATTEDRALE DI RUVO 
La concattedrale di Ruvo in Puglia è uno dei maggiori esempi di arte romanica pugliese.
La costruzione iniziò nel XII secolo, per essere poi ultimata nel XIII secolo.
L'edificio, fulcro del centro storico di Ruvo, è dedicato a Santa Maria Assunta.

LA FACCIATA
Dall'esterno possiamo osservare che la concattedrale presenta una sezione centrale rialzata rispetto le due laterali secondo il modello a salienti. I punti di accesso all'edificio sono tre porte.
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GLI STIPITI
Gli stipiti della porta centrale presentano fini decori a soggetto vegetale ( che richiamano modelli islamici ) e i simboli dei 4 evangelisti, la porta principale è inoltre circondata rispettivamente da 2 leoni stilofori alla base ( simbolicamente a guardia della chiesa) e tre grifi ( simbolo del volo dell'anima verso dio). 
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IL ROSONE E LE FINESTRE
Al di spora della porta centrale abbiamo abbiamo un piccolo rosone traforato circondato da creature angeliche alla quale segue una bifora decorata da un basso rilievo figurante l'arcangelo Gabriele che sconfigge il demonio, Protagonista indiscusso è il grande rosone a 12 colonnine lavorate in una bottega locale. Al culmine della facciata è presente la statuetta del cristo redentore che impugna una bandierina segnavento.

  
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L'INTERNO
La chiesa presenta una pianta a croce latina e all'interno presenta tre navate che sfociano nei tre rispettivi absidi che sfociano nel transetto. La navata centrale è affiancata rispettivamente da una fila di colonne, sulle colonne di destra sono rappresentate scene i cui protagonisti sono uomini e animali, nelle colonne di destra invece, sono rappresentati motivi floreale.
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GLI AFFRESCHI
 Addossate alle pareti vi sono inoltre rappresentazioni di figure dedicate al vescovato varese.Vi sono,inoltre, vari affreschi e dipinti dedicati alla madonna come " La madonna di Costantinopoli (XVI secolo) " , "La madonna in trono col bambino ( XVsecolo)".

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CAMPANILE
Di fianco la concattedrale sorge un imponente campanile edificato nell'anno mille e aveva scopo difensivo, fu edificato in modo che dal punto più alto fosse possibile osservare tutta la pianura sino al mar Adriatico, Nel complesso la struttura ( alta 36.85 metri e lunga 6 metri per lato) presenta 5 piani e a 5 metri sotto al suolo presenta una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, indispensabile per i tempi di guerra.
























L'IPOGEO
Nel 1925 è stato riportato alla luce un vasto ipogeo sotto la concattedrale, In passato sembra aver ospitato reliquie relative all'epoca pauceta e romana, Per quanto riguarda l'epoca pauceta sono stati ritrovati solo alcuni corredi funebri che fa supporre che l'ipogeo fosse adibito a necropoli, ben più vasta invece la produzione risalente all'epoca romana, di quest'epoca risalgono due pavimenti a mosaico del II o III secolo che fanno pensare che in quel punto fosse stata edificata una domus. Dell'età medievale invece, sono stati ritrovati preziosi monili e dei pilastri sulla quale poggia la stessa conattedrale.


RUVO PATRIA DEL CANTO LITURGICO
Da sempre Ruvo è considerata patria del canto liturgico, " la musica è uno strumento in grado di unificare vicini e lontani facendoli vibrare all'unisono per la bellezza dell'amore di cristo" questo è quando afferma mons. Frisina che da anni svolge il direttore d'orchestra per l'ass, corale  polifonica "Michele Cantatore", associazione da sempre esibitasi nella concattedrale di Ruvo, considerata già predisposta all'ascolto. L'ass, corale polifonica " Michele Cantatore" è dedicata all'omonimo Michele Cantatore, maestro di cappella per oltre 50 anni della concattedrale di Ruvo, il maestro ha saputo dare vita a meravigliosi concerti di canto liturgico o canto cristiano , che ha da sempre rivestito un ruolo importante nella storia della musica occidentale introducendo archetipi quali la scala dei sette suoni e la riproduzione binaria o ternaria dei valori ritmici.
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SITOGRAFIA
-http://www.ruvosistemamuseale.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idArea=8882&idCat=9090&ID=16959&TipoElemento=categoria
-https://it.wikipedia.org/wiki/Concattedrale_di_Ruvo_di_Puglia
-http://www.cattedraleruvo.it/Storia.html
-http://www.giornalesentire.it/article/-ruvo-di-puglia-rassegna-canto-liturgico-mons-frisina-cappella-sistina-cantatore.html


                                                                                                                                                                   Basile Giandomenico